Balbuzie, consigli utili per i genitori

Balbuzie, consigli utili per i genitori

Cos’è la balbuzie?
“La balbuzie è un disordine del ritmo della parola, nel quale la persona sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è in grado di dirlo a causa di arresti, ripetizioni e/o prolungamenti di un suono, che hanno carattere di involontarietà” (O.M.S., 1997).

La balbuzie è uno dei più complessi disturbi del linguaggio, non è un fenomeno unico, ma bensì determinato a diversi livelli da fattori sia fisiologici che psicologici, sia genetici che derivanti da variabili ambientali. Tutte queste concause possono giocare un ruolo importante nella balbuzie e può risultare estremamente difficile determinare a priori quale di queste sia quella prevalente.

I genitori possono fare una prima analisi differenziale?
Certo, i genitori sono i primi che possono dare importanti informazioni riguardo alla fluenza del bambino. Rispondendo a queste semplici 10 domande, è possibile fare una prima analisi differenziale.
Se un genitore risponde “sì” ad almeno 3 domande oltre alla n.° 1, questo suggerisce la possibilità che il bambino possa essere balbuziente e quindi più a rischio di cronicità del disturbo.
1. Balbetta da più di un anno senza remissione?
2. Ripete parti di parole piuttosto che intere parole o intere frasi?
3. Fa più di due ripetizioni? (Es. a-a-a-auto invece di a-a-auto)
4. Ci sono blocchi con tensione muscolare visibile e/o udibile?
5. Sembra frustrato o imbarazzato quando ha difficoltà con le parole?
6. Alza il tono di voce o chiude gli occhi o guarda da un lato o mostra tensioni nel viso quando balbetta?
7. Usa frequentemente parole come “cioè”, “ma”, “che”, o suoni “uh, beh” prima di iniziare una parola?
8. Qualche volta si blocca in modo così brusco che non riesce ad emettere suoni per più secondi quando sta cercando di parlare?
9. A volte associa all’evento disfluente comportamenti non verbali (es. battere il piede, chiudere gli occhi, …) al fine di aiutarsi nel far uscire la parola?
10. Rinuncia a parlare, delega altri a parlare al posto suo per paura di balbettare?

Quali sono i fattori di rischio di cronicizzazione della balbuzie?

I fattori di rischio predittivi di una cronicizzazione della balbuzie sono: genere (essere maschio piuttosto che femmina), anamnesi familiare che rilevi una presenza di balbuzie nei genitori o nei parenti, età d’insorgenza e tempo trascorso dall’esordio (più di 12 mesi), non presenza di remissione spontanea, disfluenze tipo balbuzie (ripetizioni, blocchi, prolungamenti), comportamenti secondari,
ritardo nello sviluppo del linguaggio, ritardo fonologico, vissuto negativo.

Fattori di rischio di cronicità del disturbo

Fattori di rischio Rischio elevato Presente nel bambino/a
Genere Maschio
Età d’insorgenza Dopo i 3 anni e mezzo
Tempo trascorso dall’insorgenza 6-12 mesi o più
Remissione del disturbo No
Familiarità Sì (padre, madre, fratello/sorella, nonni, zii, cugini)
Presenza di disfluenze SLD (Disfluenze Tipo Balbuzie)
Sviluppo linguistico Non appropriato
Presenza di comportamenti secondari
Attitudine comunicativa Negativa



“Risk Factors Chart” 2014 by Stuttering Foundation of America; tradotto e rivisto: P. Florio e S. Bernardini 2014 “Balbuzie: assessment e trattamento”

Se quanto riportato nella seconda colonna corrisponde a quanto rilevato nel paziente, si appone una croce nella terza colonna. Con una sola croce il rischio di cronicità risulta lieve; due/tre croci il rischio di cronicità è moderato; con quattro o più croci il rischio di cronicità è elevato.

Cosa fare se il proprio figlio balbetta?
Se pensate che il vostro bambino balbetti, cercate di effettuare una precoce valutazione e seguite il più possibile quanto vi verrà suggerito dallo specialista. La cosa più importante da fare, quando nostro figlio balbetta, è essere noi per primi dei buoni comunicatori, in modo da fornire un modello verbale che potrà essere facilmente appreso e riprodotto dal bambino.
Provate a seguire questi consigli ed esercitatevi ad utilizzarli quando parlate con vostro figlio/a.

Consigli per i genitori:

1. Mantenete il contatto oculare con il bambino soprattutto mentre balbetta.
2. Non anticipare il suo pensiero, finendogli le parole\frasi che sta dicendo.
3. Lasciategli tutto il tempo di cui ha bisogno per esprimere il proprio pensiero e non mettergli fretta mentre sta parlando. Non usare espressioni tipo “Dai su!” “Allora, cosa mi vuoi dire”, “Sbrigati”, …
4. Fate in modo che il bambino capisca, osservando il vostro comportamento non verbale e le vostre espressioni mimiche, che siete interessati a ciò che dice e non a come lo dice.
5. Cercate di parlare con il bambino usando un tono di voce calmo, rilassato e lento.
6. Riducete il numero delle domande che gli ponete e sostituitile con commenti su ciò che il bambino vi ha appena detto. Fate una domanda alla volta e attendete che il bambino vi abbia risposto prima di porgliene un’altra.
7. Non dire mentre balbetta frasi del tipo “Parla lentamente”, “Fai un bel respiro”, “Rilassati, stai tranquillo”, “Pensa a quello che devi dire prima di parlare”, “Parla bene”, “Smettila di balbettare”. Questi consigli non sono di aiuto al bambino che balbetta.
8. Quando gli ponete delle domande “prendete tempo”, restando in silenzio almeno 2 secondi prima di fargli una domanda o prima di rispondere a una sua richiesta, o verbalizzando Vediamo… Sto pensando…”. Mantenete sempre il contatto oculare con il bambino. Usate molte pause quando parlate, questi momenti di silenzio ridurranno la pressione comunicativa.
9. Rispettate i turni comunicativi, non interromperlo quando parla né sovrapporvi con la voce alla sua.
10. Ricordate che è un bambino e che le sue abilità linguistiche sono in continua evoluzione: parlategli usando un linguaggio facile, frasi brevi, non complesse e parole che siano comprensibili per un bambino della sua età.
11. Soprattutto fate capire al bambino che tu lo accettate e lo rispettate per quello che è indipendentemente dalla sua balbuzie; questo aumenterà la fiducia in se stesso e la sua autoaccettazione.

Liberamente tratto da: Barry Guitar and Edward G. Conture, © 2008,
Stuttering Foundation of America Adattamento italiano a cura di Simona Bernardini

Link utili da visitare
www.balbuzie.it sito AIBACOM ONLUS
www.stutteringhelp.org sito ufficiale della Stuttering Foundation
www.balbuzie.biz sito centro Italiano Balbuzie Punto Parola
www.stammeringcentre.org sito Michael Palin Centre London